Nel consiglio comunale del 31 maggio si discuterà la modifica al regolamento sulla Tariffa Rifiuti Corrispettiva (TARIC) e il relativo aumento della stessa.
Aumento necessario per dare copertura ai costi del servizio di raccolta dei rifiuti per l’anno 2023 indicati nel piano Economico Finanziario (PEF) predisposto da ACTA Spa e validato dall’EGRIB nel maggio 2022. Costi determinati in 16.035.768,07 euro. In aumento di circa 800 mila euro rispetto ai costi del 2022.

Ci si aspetterebbe quindi un sensibile miglioramento del servizio offerto da ACTA, ma questa aspettativa viene disattesa semplicemente facendo una passeggiata nella nostra città. Ci si rende conto di un servizio che lascia a desiderare, con lacune sia nell’organizzazione che nella parte pratica. Una raccolta a macchia di leopardo, diversa a seconda dei quartieri cittadini, spesso ferma per giorni interi e in continuo affanno.

Ai cittadini viene richiesto un aumento del 2,3% per le utenze domestiche e del 5,8% per le utenze non domestiche, contribuendo quindi a peggiorare le condizioni economiche dei nostri concittadini. Il tutto senza garantire un miglioramento del servizio, sia in termini quantitativi che qualitativi.

Già nell’agosto del 2021 avevamo segnalato le criticità del servizio quando intervenendo al Consiglio Comunale della città di Potenza facemmo un primo bilancio sulla gestione dei rifiuti e sulla cura dell’ambiente nella nostra città.

Non possiamo non segnalare questo come uno dei punti più dolenti dell’operato di questa amministrazione. Sono sotto gli occhi di tutti, assieme alle evidenti difficoltà di comunicazione tra Assessorato e ACTA, le promesse tradite del Sindaco.

Chiediamo un confronto pubblico serio che consenta ai cittadini di comprendere le ragioni della situazione presente e delle azioni che l’Amministrazione intende mettere in campo per superare una situazione che, per quanto riguarda la pulizia e la raccolta dei rifiuti, è diventata ormai imbarazzante.
Ogni giorno registriamo le proteste dei cittadini per la sporcizia e le difficoltà di raccolta dei rifiuti assieme a quelle delle aziende del settore che vantano crediti nei confronti dell’amministrazione comunale.

Sono ormai anni che questa situazione incresciosa va avanti, e non sono mancati teatrini ignobili sulla pelle dei lavoratori come quando, l’uscente presidente Naborre, con una lettera affissa nella bacheca della sede di ACTA portava a conoscenza i lavoratori del fatto che non avrebbero percepito lo stipendio di Luglio 2021 a causa di difficoltà finanziarie.
Attendiamo ora che si concluda la procedura di selezione del nuovo amministratore della partecipata ACTA, anticipando che chiederemo di visionare tutti i curricula che sono stati inviati per assicurarci che la scelta sia fatta esclusivamente su basi di merito e non di mero calcolo politico.

Occorre cambiare passo.

Da sempre abbiamo proposto che si avviasse la raccolta porta a porta in tutta la città, tanto in centro quanto in periferia. Ci è stato detto che spostando i fondi dall’intervento che prevedeva la realizzazione di un impianto di vagliatura si sarebbe potuta avviare la raccolta porta a porta nelle contrade.
Stiamo ancora aspettando. Ed è una grandissima sconfitta, perché i maggiori problemi di deposito e raccolta si riscontrano proprio nelle nostre contrade.
Né sembra che il sistema di videosorveglianza sia stato in grado di svolgere efficacemente la sua azione di dissuasione visto che quasi mai (giacchè ogni settimana presenta un problema), si riesce a identificare chi sporca e inquina la nostra città.

Abbiamo da sempre sostenuto l’urgenza di adottare una tariffazione a peso in maniera tale da invogliare il cittadino ad una raccolta differenziata maggiormente consapevole con una produzione inferiore di indifferenziato e, quindi, consentendogli di fruire di una tassazione più bassa. Tale colpevole ritardo è stato poi particolarmente penalizzante per le attività produttive che, come avevamo segnalato, non solo sono costrette a pagare più di quanto pagherebbero con una tassazione a peso ma, sono ulteriormente penalizzate da una aliquota TARIC già tra le più alte d’Italia che il Consiglio Comunale del 31 maggio aumenterà ulteriormente allargando la forbice, già ampia, rispetto alle utenze domestiche.

Potenza non merita di versare in questo stato.

La città è ancora ostaggio del malgoverno della destra, ma per fortuna, tra meno di un anno si torna al voto e si potrà cambiare direzione.

Gruppo Consiliare de La Basilicata Possibile al Comune di Potenza

Giuseppe Biscaglia
Francesco Giuzio
Valerio Tramutoli

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Su questo sito usiamo dei cookies. Questi sono normalmente utilizzati per consentire al sito di funzionare correttamente (technical cookies), per generare report sulle modalità di navigazione (statistics cookies) o per pubblicizzare adeguatamente servizi e/o prodotti (profiling cookies). Possiamo utilizzare direttamente i cookie tecnici, tu però hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti a offrirti un’esperienza migliore.

Alcuni contenuti o funzionalità non sono disponibile a causa delle impostazioni dei cookie!

Ciò accade perché la funzionalità o i contenuti contrassegnati come “% SERVICE_NAME%” utilizzano cookie che hai scelto di mantenere disattivati. Per visualizzare questo contenuto o utilizzare questa funzionalità, si prega di abilitare i cookie: fai clic qui per aprire le tue preferenze sui cookie.